lunedì 18 marzo 2019

Sessismo al bancone


ses·sì·ṣmo/
Orientamento ideologico o semplice tendenza culturale che porta a discriminare un sesso rispetto all'altro, in genere decretando la superiorità di quello maschile. 
- Dizionari La Repubblica - 

Al giorno d’oggi, parlando di questo fenomeno, sembra si siano fatti enormi passi avanti rispetto al passato. Il ruolo della donna non è per forza quello tra le mura domestiche, i salari si presume debbano essere egualitari, cosa che ancora purtroppo non sempre accade, le possibilità di studio sono aperte ad entrambi i sessi. 

Alcune cose, però, non sono cambiate. 

Vi invito ad entrare in un bar e sedervi al bancone. Non c’è fretta, non c’è orario. Potete ordinare un espresso di prima mattina, un cappuccino verso le dieci, un analcolico prima di pranzo, una cioccolata calda a metà pomeriggio o un meritato aperitivo dopo il lavoro. Sedetevi e sorseggiate il vostro ordine.

C’è la grande probabilità che a servirvi sia stata una donna: in questo caso facciamo un esperimento. State seduti lì per un’ora, anzi, se nel locale c’è pure del vino bastano dieci minuti.
Il sessismo che si percepisce al bancone sembra provenire dal secolo scorso.
  
Uomini (o meglio, maschi) di ogni età, che si permettono qualsiasi cosa: si parte da commenti apparentemente innocui, quei ciao bella che si pensa possano solo far piacere, si passa poi alle battute simpatiche, che per due risate non è mai morto nessuno, se poi ci scappa una toccatina che ci vuoi fare, ''complimenti alla mamma''.  

Non c’è il minimo imbarazzo nell'atteggiamento di queste persone, anzi si percepisce pure una certa fierezza. Questo comportamento da maschi alfa, nel loro piccolo, sembra farli sentire molto grandi. Un ulteriore disagio è causato dai datori di lavoro, quelli che assistono ma non fanno nulla, perché “il cliente prima di tutto”.

A questo punto il vostro bicchiere probabilmente sarà vuoto: è ora di rientrare a casa. Alzatevi, pagate il conto e avviatevi verso i vostri impegni. Esperimento finito.

Forse siete incazzate, perché pensandoci, quei “ciao bella” sono stati rivolti anche a voi, fin troppe volte.

Forse l’accaduto non vi ha toccato particolarmente, si è sempre fatto così, no?

Forse siete imbarazzati, perché in quegli atteggiamenti avete rivisto vostro padre, vostro marito o vostro figlio.

Forse, invece, state sorridendo. Provate un certo senso di solidarietà, cameratismo e simpatia, nei confronti di questi elementi.

Devo davvero dirvelo io? Non siete simpatici. Non siete spiritosi. Viene voglia di tirarvi un calcio nelle palle. E nel 2019, miei cari, “si è sempre fatto così” suona un po’ obsoleto.

Nena



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